LVIII Convegno Internazionale della Ceramica- 20,21 Giugno 2025

LVIII CONVEGNO INTERNAZIONALE DELLA CERAMICA, 20-21 GIUGNO 2025

“COMMERCIO MARITTIMO E TERRESTRE: LE ROTTE DELLA CERAMICA”

SAVONA, COMPLESSO MONUMENTALE DEL PRIAMÀR (CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO E DELLA CITTÀ)

Il Convegno è incentrato sul tema dei commerci marittimi e terrestri e sulle rotte della ceramica.
Le tornate congressuali comprenderanno interventi orali (della durata massima di 20 minuti) e contributi scritti (poster).
Referente per il tema del Convegno è il prof. Marco Milanese, professore ordinario di Archeologia presso l’Università degli Studi di Sassari. E’ prevista inoltre una tavola rotonda su tale tematica coordinata dal prof. Fabrizio Benente, professore ordinario di Archeologia cristiana, tardoantica e medievale presso l’Università degli Studi di Genova.
Saranno inoltre previste due tornate congressuali relative a

  • La ceramica ligure nei secoli in età medievale e moderna
  • Nuovi dati sulle produzioni ceramiche: sintesi regionali, studi e ricerche (che viene a sostituire il
    tradizionale “Tema libero”).

 

Laggioni: dalla tradizione ligure alla reinterpretazione artistica di Carlo Pizzichini

I laggioni, le celebri piastrelle in ceramica dipinte che decorano facciate, interni e arredi sacri in tutta la Liguria – e in particolare nel territorio savonese – rappresentano una delle espressioni più affascinanti dell’arte ceramica mediterranea. Con le loro vivaci cromie, le forme geometriche e i motivi floreali o religiosi, essi raccontano storie di devozione popolare, gusto decorativo e saperi artigianali tramandati nei secoli.
Proprio a partire da questa antica tradizione, l’artista Carlo Pizzichini propone oggi una personale rilettura dei laggioni, donando nuova vita a un linguaggio visivo che appartiene alla memoria collettiva ligure. Le sue piastrelle quadrate, in ceramica bianca, di cm 20X20 di lato, volutamente minimali e astratte, si distinguono per una tavolozza tenue, delicata, quasi impalpabile – come un acquerello fissato sulla superficie smaltata. I segni che le attraversano non cercano la narrazione figurativa, ma piuttosto evocano atmosfere, ritmi, silenzi, instaurando un dialogo intimo con lo spettatore, dove le rotte dell’anima, trovano il vuoto ed il pieno dei segni dipinti, diventando memoria delle antiche rotte della ceramica.
Questa reinterpretazione contemporanea, lontana dalla ridondanza ornamentale ma profondamente rispettosa della materia e dello spirito originario, non vuole sostituirsi alla tradizione: la affianca, la ascolta, la trasforma. In un tempo in cui la ceramica rischia spesso di diventare semplice oggetto di consumo, l’intervento di Pizzichini restituisce al laggione la sua funzione poetica e meditativa.
L’artista ha voluto donare questa collezione di 50 opere al Centro Ligure per la Storia della Ceramica impegnato nello studio e nella valorizzazione della ceramica del territorio ed oltre. Le opere, tutte uniche, firmate dall’autore, realizzate presso la Bottega Artigiana “Il Tondo” di Celle Ligure saranno messe in vendita ad Euro 50,00 cadauna; il ricavato sarà interamente devoluto a sostegno delle attività del Centro, con l’intento di promuovere la cultura ceramica ligure e sensibilizzare nuove generazioni alla bellezza di una tradizione che continua a vivere anche attraverso l’arte contemporanea.
Un gesto di generosità, ma anche di profonda coerenza: i laggioni di Carlo Pizzichini non sono solo oggetti estetici, ma ponti tra passato e presente, tra artigianato e arte, tra memoria e futuro.

20-21 Giugno 2025

10.00-18.00

Gratuito

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